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DIVINAZIONE

Arte di predire l'avvenire o interpretare il passato, elemento costitutivo delle religioni assiro-babilonese, greca, etrusca e quindi romana. I greci distinguevano tra divinazione "senza artificio", il parlare ispirato di persone privilegiate capaci di spingere lo sguardo più in profondità rispetto agli uomini comuni divenendo strumento della volontà divina, voce degli dei, e divinazione "con artificio", la tecnica o scienza di interpretare determinati segni per riconoscervi indicazioni circa la volontà degli dei che spieghino il passato o annuncino il futuro. Specialmente in Etruria e a Roma non tutti potevano praticare la divinazione e l'accesso a tale pratica era condizionato da una sorta di elezione divina o da una consacrazione pubblica che sanciva la piena padronanza delle regole acquisita dopo un tirocinio; a Roma fu istituzionalizzata la divinazione con artificio, che ebbe rilevanza anche civile e giuridica per il particolare rapporto fra religione e stato. Nell'antica Mesopotamia l'interpretazione degli astri e delle viscere degli animali sacrificati, connessa con pratiche religiose ufficiali, ebbe notevole sviluppo. In Grecia invece prevalsero forme di divinazione oracolare, in cui la volontà divina si esprimeva attraverso la voce di persone ispirate. L'interpretazione delle viscere, del volo degli uccelli e dei fenomeni meteorici fu privilegiata in Etruria e a Roma, ove vi si dedicavano appositi collegi sacerdotali (aruspici, auguri). Molto diffusa fu anche l'interpretazione dei sogni, documentata in particolare nella cultura babilonese e nella Bibbia. Uno statuto a parte ebbe il rapporto con i morti (necromanzia) in quanto depositari di conoscenze sovrumane: ricorrente in Grecia in molte forme (si ravviserebbe qui la radice della pratica oracolare, inizialmente veicolo di conoscenza della volontà dei morti), stava alla base di forme di divinazione in cui la capacità di veggenza di persone privilegiate (per esempio gli sciamani) era riferita esplicitamente alla facoltà di comunicare con l'aldilà.